Smartphone & co. I numeri della tecnologia alle soglie del 2018

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Smartphone & co. I numeri della tecnologia alle soglie del 2018

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Mancano ormai poche settimane al nuovo anno. Tempo di bilanci, di buoni propositi e di progettualità. Il mondo della tecnologia continua la sua evoluzione, di pari passo con la digitalizzazione di massa. I dati raccolti dai centri di ricerca sono estremamente interessanti, in quanto, analizzando lo stato attuale delle cose, è possibile fare previsioni sul futuro. Un futuro che, nel caso della tecnologia, sembra avvicinarsi sempre più velocemente.

3,6 milioni di smartphone in Italia

No, non sono il totale posseduto dai cittadini italiani. Se così fosse, il dato sarebbe segno di un fallimento delle nuove tecnologie. Si tratta in realtà soltanto dei pezzi venduti negli ultimi tre mesi. Un aumento del 3% rispetto al 2016.  Inoltre, i modelli di fascia medio-alta registrano incrementi costanti di vendita rispetto ai modelli entry-level.

Sempre più smartphone in Italia e nel mondo

Sempre più smartphone in Italia e nel mondo

1,3 miliardi di utenti mensili su Messenger

È il dato sull’utilizzo mondiale della piattaforma di messaggistica istantanea di Facebook. Partito in calo, ha raggiunto nel settembre 2017 il suo principale competitor, WhatsApp. Competitor solo per modo di dire, visto che anche WhatsApp è di proprietà di Facebook. Il social network detiene, di fatto, il monopolio universale del servizio di messaggistica istantanea, gestendo i dati sensibili e la privacy di mezzo mondo.

+22% di vendita di wearable

La tecnologia indossabile (smartwatch, fitness tracker e altri dispositivi intelligenti) è sempre più ricercata. I dati del primo semestre 2017 evidenziano un aumento delle vendite del 22% rispetto allo stesso periodo del 2016. Spicca inoltre l’incremento di vendite degli orologi connessi (orologi da polso dotati di Bluetooth), che si attestano addirittura al +109%.

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La tecnologia indossabile è in costante aumento

368 milioni

Si tratta di cuffie e dispositivi audio portatili venduti nel mondo nel solo 2017. L’incremento del 4% rispetto al 2016 è dovuto soprattutto all’ulteriore sviluppo della tecnologia Bluetooth.

Aumenta su scala mondiale la vendita di tutti i piccoli elettrodomestici, primi tra tutti gli aspirapolvere cordless.

Le scomode conseguenze

Recitava il postulato fondamentale di Lavoisier:

Nulla si crea, nulla si distrugge, tutto si trasforma

È la triste verità di questo mondo. Tra i tanti vantaggi che le nuove tecnologie mettono a disposizione di miliardi di utenti connessi tra l’oro, c’è anche un enorme svantaggio. La velocità dell’aggiornamento tecnologico è direttamente proporzionale alla velocità con cui si accumulano prodotti da scartare. Più acquistiamo tecnologia avanzata, più abbiamo bisogno di disfarci dei sistemi precedenti. Solo in Italia il dato è allarmante: nel primo semestre 2017 il Centro di Coordinamento RAEE (Rifiuti da Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche) ha registrato quasi 55.000 tonnellate di grandi elettrodomestici (lavatrici, forni, lavastoviglie) e 45.000 tonnellate di elettrodomestici per il clima e il freddo (frigoriferi, condizionatori). Seguono tutti gli altri dispositivi elettronici.

Quello che preoccupa ancora di più è che il futuro del marketing digitale sarà proprio dedicato ai grandi elettrodomestici. Avremo infatti lavatrici che ci avviseranno del nuovo detersivo in promozione, frigoriferi che controlleranno per noi la scadenza dei prodotti, lavastoviglie che ci informeranno sullo stato di usura di piatti o bicchieri. E allora le tonnellate di strumenti (oggi all’avanguardia, domani già sorpassati) che dovremo smaltire aumenterà vertiginosamente. Inizierà a farsi avanti seriamente la necessità di una discarica nello spazio, il più lontana possibile dalla nostra Terra.

E la pubblicità ?

Nell’attesa che i messaggi promozionali giungano anche sui grandi elettrodomestici, i consumatori si fanno ancora condizionare da TV e giornali. Il 31% dei cittadini mondiali si affida infatti ai media tradizionali. Il marketing online, però, è in costante aumento, e nel 2017 si attesta ad un 29% che fa pensare ad un sorpasso imminente (già avvenuto tra le generazioni più giovani).

 

(fonti: GfK, Ansa, CdC RAEE)